20131230

227

Non dobbiamo farlo subito, disse lui, tantomeno per forza. Lei gli sorrise riconoscente, con lo sguardo di chi ha appena capito di aver trovato l'uomo giusto. Finì che non lo fecero mai più.

20131229

#226 (iQ#32)

Estate.
La zanzariera ha ucciso
il chiar di luna.

20131218

#225

È il Giorno della Ribellione degli Oggetti, quando per ventiquattr'ore l'Uomo perde il suo primato di Creatore delle Cose del Mondo e soccombe alle conseguenze del suo Operato.

20131217

#224

Si avvicina fissandomi, con la mano tesa, lercio e (probabilmente) puzzolente.
"No, grazie," gli dico con aria bonaria.
Lui persiste, avanza ancora un po', allunga la sinistra con ostinazione. Allora cambio espressione, ma prima di riuscire a proferire anche solo una parola è lui che interpreta di riflesso la mia parte.
"Non insitere,"dice mostrandomi i palmi in segno di resa.
Ma poi, grazie di che?

20131216

#223

Eppure è ovvio, mi ripeto, che se un oggetto continua a crearmi problemi e io continuo di conseguenza a prenderlo a calci il problema in realtà sono io. Ma chissà perché, al momento del bisogno non riesco a trarre questa logica conclusione. Errare è naturale, perseverare umano.

20131212

#222

È lunga e sporca questa guerra contro gli agenti del disordine e del sudiciume. Sono subdoli e resistenti, operano con metodi da guerriglia casalinga, tendono imboscate annidandosi ovunque, mi assediano, mi depistano, confondendomi e impedendomi di capire perfino a quale fronte dare la priorità.

20131211

#221

Che paese di merda. Mano nella mano accompagnamo i nostri figli a scuola praticamente fino all'università, ma ci siamo scordati di dargli un futuro.

20131210

#220

La vide arrivare da lontano. Era come un muro d'aria e d'acqua, che avanzava per le strade del paese spostando di peso persone e automobili. Colto da una paura quasi metafisica ma cosciente di dover scappare, si trovava nell'icapacità di scegliere il riparo giusto, indeciso tra antri e portoni, con l'unico desiderio, tecnicamente irrealizzabile, di tornare a casa.
Le prime gocce colpirono il selciato e gli bagnarono le scarpe. Poi la tempesta lo colpiì inevitabilmente, come uno schiaffo freddo e umido, sollevandolo a diversi metri d'altezza, sopra gli alberi e i tetti delle case. Era raggelato, ma si sentiva anche cullato e molto leggero. Nessuno ne seppe più nulla.

20131205

#219 (iQ#31)

Paura:
il mio vecchio me è in reatà
più giovane di me.

20131204

#218

La cosa più interessante di questo caso non è tanto che il paziente abbia la facoltà di sdoppiarsi (per quanto non volontariamente), né che il doppio risultante sia una sua versione rimpicciolita ma per il resto a lui esattamente identica; quanto piuttosto che si senta ogni volta spinto, se non costretto, a seguire questo secondo se stesso attraverso le intercapedini fra le assi del pavimento (cosa resa ardua all'uno ma facile all'altro proprio a causa della differenza di dimensioni).

#217 (iQ#30)

È perturbante
che anche il buio
possa accecare.

20131203

#216 (iQ#29)

Freddo,
mangio solo frutti invernali.
Caco vaniglia.

20131202

#215

Vanno trattati da pari a pari. Certo, hanno sicuramente più soldi di te, magari più agganci, forse più esperienza. Ma nel momento in cui ti offrono un lavoro stanno implicitamente dichiarando che hanno bisogno di te. Allora scendono di qualche gradino la scala sociale e ti vengono più vicino, percorrono all'indietro la linea evolutiva e involvono in un animale più simile alla tua specie. È così, per una frazione di secondo, il vostro rapporto diventa uno a uno.