20190325

#1958

È indubbio: tra moda e me too, quest'estate segna il ritorno ufficiale dell'erà senza reggiseno.

#1957

I quattro si separarono ognuno a modo suo: uno stringendo la mano a tutti, un altro intrattenendosi per vedere se non ne usciva un altro po' di chiacchiere, un altro ancora allontanandosi all'indietro e accampando scuse, e l'ultimo voltandosi e avviandosi velocemente verso la prossima destinazione.

#1956

Devi lasciare che gli elementi naturali prendano il loro poso nella tau vita.

#1955

Ricordi quando cercavi sempre di infilarti nell'inquadratura ogni volta che cercavo di fotografare tua madre? Una volta salisti addirittura sul tavolo e iniziasti a fare le tue facce buffe pur di impedirmi di puntare la macchina su di loro, così che fui costretto a scattare all'improvviso, prendendo alla sprovvista te, lei e perfino me. Ho ancora quella stampa: e anche sfocata e colpita dal flash, tua madre è bellissima.

#1954

Usare quello stand per abiti come skateboard riuscì inaspettatamente facile: feci il giro dell'isolato riuscendo addirittura a impennare con un piede nell'incavo dell'angolo sfruttando solo le rotelle posteriori, tra i gridolini eccitati di modelle, truccatrici e parrucchieri. Cosa non si fa per creare un po' di show attorno alla nostra bistrattata professione.

20190318

#1953

Accadde tutto in pochi secondi: la dolce risacca che ci aveva bagnato i piedi fino a pochi attimi prima, ora aveva cominciato a montare rapidamente e inesorabilmente. Il gioco di non bagnarsi l'orlo dei pantaloni divenne così una corsa per non essere investiti, e dovemmo rifugiarci sulle strutture di cemento armato del lido, dove i bar ancora chiusi sotto i portici facevano da testimoni muti ai nostri tentativi di tenerci ancorati alle balaustre per non essere sommersi dalle onde di acqua e sabbia, praticamente fango liquido e melmoso che ci arrivava ormai alla vita.
Poi d'un tratto, così come era arrivata, la marea si ritirò e, da qualche punto imprecisato da cui non l'avevamo nemmeno vista sparire, riapparve Bea, asciutta e pulita come se fosse appena atterrata.
"Dai, andiamo," disse prendendoci per mano. "Dovete rilassarvi un po', voi due."

20190311

#1952

Ora che sapeva cosa si prova in punto di morte, sarebbe stato molto più difficile, addirittura impossibile, provare di nuovo a uccidersi. Dal suo punto di vista non le avevano salvato la vita quanto piuttosto, molto più ingiustamente, insegnato ad aver paura della morte. Ora chi le avrebbe spiegato come smettere di aver paura della vita?

#1951

A volte ho l'impressione di non aver fatto altro nella vita che comprare molte scarpe e molte sedie: che si tratti di andare da qualche parte o di restare fermo sul posto, voglio sempre avere ampia possibilità di scelta.

#1950

Supponevo di non essere l'unico quarantenne disoccupato che se ne andava a spasso in quei tempi, eppure nulla mi toglieva l'impressione che tutti avessero un lavoro, per buono o brutto che fosse, e io solo rappresentassi l'infima categoria di perdigiorno cui la vita non aveva riservato fortuna alcuna.

20190308

#1949

The only way to set that flower free /
was to actually cut it dead.

#1948

Trovammo la falla nella rete e io mi ci infilai immediatamente, sbucando dalla parte in cui lo sterrato formava il piccolo pendio dietro al quale c'era la salvezza.
Marco passò altrettanto velocemente, compiendo il mio stesso movimento serpeggiante. Ma quando fu il momento di Giulio accadde quello che tutti avevamo temuto, e quel ciccione si incastrò nella rete come il salame che non era altro.
Dovemmo aspettare tutta la notte, finché non si fu del tutto liberato dal peso e dall'aria che gli si erano accumulati nella pancia dopo tutte le costolette e i fagioli che aveva mangiato.

#1947

Cori aveva appena baciato quello nuovo, quindi non c'era più ragione che restassi anch'io a far finta di divertirmi tra le onde. Mi misi allora in ginocchio, inerme, e lasciai che la prima si infrangesse sul mio corpo, che la seconda lo spostasse, e che la terza lo voltasse verso la spiaggia, e poi me ne tornai sul bagnasciuga dagli altri, le mie membra a disposizione per il resto della classe, bianche, morbide braccia di ragazzine burrose e acerbe pronte ad accogliermi.
Il professore si era intanto sfilato dalla manica una lunga molla (immaginai che servisse a tener su un qualche tipo di reggiseno per quelle sue enormi mammelle) e si preparava a punire i sediziosi.
"Il primo sarai tu" mi disse tendendo lo strumento di tortura.
"Ma io non ho fatto nulla," mi giustificai. "Non li ho nemmeno toccati."
Forse che il mio peccato era stato proprio quello?