20131210

#220

La vide arrivare da lontano. Era come un muro d'aria e d'acqua, che avanzava per le strade del paese spostando di peso persone e automobili. Colto da una paura quasi metafisica ma cosciente di dover scappare, si trovava nell'icapacità di scegliere il riparo giusto, indeciso tra antri e portoni, con l'unico desiderio, tecnicamente irrealizzabile, di tornare a casa.
Le prime gocce colpirono il selciato e gli bagnarono le scarpe. Poi la tempesta lo colpiì inevitabilmente, come uno schiaffo freddo e umido, sollevandolo a diversi metri d'altezza, sopra gli alberi e i tetti delle case. Era raggelato, ma si sentiva anche cullato e molto leggero. Nessuno ne seppe più nulla.

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