20220720

#2020

I messaggi vocali rappresentano, da parte di chi li manda, la pretesa di non aver tempo per scrivere ma la presunzione chi li riceva abbia invece il tempo per ascoltarli.

#2019

Vogliono rovistare nel ventre degli squali morti sul ponte del peschereccio entrando completamente nude nel loro corpo. Ma sono morti per davvero?
Meglio rompergli prima i denti con le enormi tronchesi di bordo, dopo di che le ragazze scivolano completamente nude nel corpo dei pesci, i corpi pesanti e ancora umidi e ormai indifesi, alla ricerca di qualche indizio.
Prima di andare via tornano poi a essere i miei fedeli cani da riporto, il pelo bagnato, il solito sguardo fiducioso di attesa.

#2018

I gradini sembrano sempre fatti per sedersi più che per salire o scendere.

#2017

I ricordi arrivarono all'improvviso e tutti assieme, uno dopo l'altro.
Era una bambina e scriveva su un muro con un pennarello rosso, parole, no, numeri, formule e diagrammi all'apparenza strampalati. Strappava pagine dai libri della biblioteca dei genitori. Faceva dispetti alla madre, operazioni di sabotaggio perfettamente ordite e di cui poi non si ricordava. Così come non sapeva il significato di numeri e parole, che fossero scritte sui muri o nelle pagine di un libro.
Tutto quello che aveva fatto per minare la pace familiare era stato per colpa di quella cosa dietro—o dentro—al muro. Era lei che le chiedeva di farlo. Non che la costringesse... la guidava, come una maestra, come qualcuno che voglia ottenere dei risultati.
E ora era di nuovo lì, nella vecchia casa di famiglia, dietro—o dentro—al solito muro le cui scritte erano state coperte con la carta da parati. E le diceva di entrare. In quella dimensione sarebbe stata bene, se ne poteva già assaggiare un pezzettino, un vuoto come stellare, una notte cosmica piena di astri luminescenti e di... quella cosa. Le cui richieste ora lei si rifiutava di esaudire.
Male, molto male: se avesse accettato di seguirla non solo avrebbe partecipato di un mondo migliore, anche se (o proprio perché) privo di concretezza, ma il resto della sua gente non ne avrebbe patito in alcun modo. Ora invece la cosa dietro—o dentro—al muro, che attraverso il contatto con lei si era finalmente impregnata degli elementi necessari al passaggio, si vedeva costretta ad attraversare il muro, ad attraversare i mondi, e a sostanziarsi da questa parte dell'universo. Era lei, l'enorme zecca viscida e pelosa che stava venendo fuori dal muro in quel momento.

#2016

Era molto alta, per essere cinese, forse il primo tra i tanti preconcetti che sarebbero venuti a cadere in quei giorni.
Entrò in camera seguita dagli uomini come fosse la padrona di casa, attirando subito la mia attenzione ma non quella degli altri presenti: un paio di larghi pantaloni di tela scura decorati e nient'altro addosso, un seno un po' più grande dell'altro, capezzoli larghi e rosa. 
Fu un peccato che la mia chitarra fosse ancora imbrattata di grasso e che non le si riuscisse a cavare una sola nota decente. Lo sguardo della donna restava comunque curioso, mentre s'inginocchiava sorridendo con labbra grandi e un po' piatte, le spalle al sole che filtrava dal balcone. 
Non meno strana fu la reazione degli uomini di casa, tutti commercianti nel campo tessile che, avvicinatisi in modo imbarazzante, più di tutto sembravano interessati all'ineludibile odore di cipolla che emanava dalla mia bocca.

20220719

#2015 (iQ #48 a, b)

Divano letto
figlio del Divino Letto
Accoglimi


Oh Sofa bad
son of a Sofa God
embrace me with your arms

#2014 (iQ #47)

Estate.
Il verso del corvo mangia
quello del passero.

#2013

Se il paradiso esiste davvero e accetta persone come voi, allora preferisco l'inferno.

#2012

Oggi potrei tranquillamente essere morto e non essermene ancora accorto.

#2011

L'essere s'impossessa di lui senza farsi domande, com'è ovvio che sia, è il copro di un essere umano e sarà perfetto per farsi trasportare, per nutrirlo e per passare poi al prossimo ospite. Ma quel che vediamo noi è totalmente diverso: un padre di famiglia, con i suoi problemi, i suoi conti in sospeso, atti da compiere, torti da correggere, una vita davanti, una casa a cui tornare, l'auto parcheggiata fuori da questo diner ben illuminato che è stato improvvisamente attaccato. Siamo scioccati: quello che abbiamo difronte è ancora il nostro amico, che fino a un momento fa stava cercando di capire cosa fosse quel rumore, che è uscito da quella porta e un attimo dopo è rientrato abitato, occupato. Sappiamo tutti cosa è accaduto. Ci fissa ora con occhi vuoti e impazziti, e noi ci guardiamo gli uni con gli altri chiedendoci cosa fare di lui, chi sarà tra noi il primo a decidere.

#2010

Jude Law siede al tavolo di un elegante club in compagnia di Colin Firth—o Hugh Grant—la macchina fotografica poggiata tra i cocktail e un taccuino. 
Quando entra la persona che stava aspettando, interpretata da una giovane attrice di cui non ricordo il nome, si alza e la raggiunge per stringerle la mano. 
"Un lavoro sulle magioni nobiliari inglesi?" chiede poi lei.
"Sì, ma lontano dagli stereotipi," le spiega lui. "C'è tutto un tema di manutenzione, tasse, eredità, lavoro sottopagato etc."
"Non sarà facile". Poi, uno sguardo a Colin Firth, che fa finta di non fissarla. "E il tuo capo è d'accordo?"
"Il mio capo? Lui? Ah, no, è solo il giornalista che scriverebbe il pezzo... E no, non sarà facile".

#2009

"Fate entrare Gesù nel vostro cuore", urlava il testimone in strada, la voce lacera, l'accento del sud.
"Sì", fu il mio unico commento, "fatelo entrare nel culo".

#2008

Lo rividi inaspettatamente in piazza, vestito di poveri abiti, la barba lunga di una settimana, i capelli quasi bianchi nonostante l'età relativamente giovane, accompagnato dalla sorella e dal cognato, suoi unici parenti ancora in vita.
Non sembrava riconoscermi, gli occhi ancora belli ma persi, né io feci nulla per farmi riconoscere.

#2007

Il problema di Los Angeles, venne poi fuori mentre aspettavo che le ombre si accorciassero verso il mezzogiorno per poter proseguire i miei giri al caldo, era che in quella maledetta città il sole girava al contrario, e più la mattina si ritirava più il buio si espandeva dai portici alle strade, fino a invadere ogni spazio vitale col colore della notte e del freddo.

#2006

Se l'aggiornamento del sistema consiste in una dannata schermata che si muove, allora puoi tenertelo.

#2005

Per un periodo aveva esercitato la sua militanza politica scegliendo di non fotografare più le persone ma solo l'architettura. In questo modo pensava di poter arginare se non evitare il culto della persona che si andava diffondendo nel paese. Ma il fascismo lo raggiunse anche lì, infiltrando e governando l'opera pubblica e neutralizzando anche quel suo ennesimo nascondiglio. 

#2004

E va bene, andiamo tutti a trovare Michele con indosso solo una maglietta e sotto nulla, le case di ringhiera offrono un accesso veloce e lineare a tutte le case, bsta bussare alla porta giusta.

#2003

Gli alieni non hanno l'aspetto che ci eravamo immaginati. In realtà non possiedono nemmeno un corpo propriamente detto: il modo in cui possiamo percepire la loro presenza pertiene comunque alla fisica ottica (e del resto la teoria scientifica assimila la materia alla luce).
Questi alieni, che hanno ovviamente deciso di invadere la terra e di farlo ovviamente in modo subdolo e strisciante (l'altro metodo essendo quello, sempre silenzioso, che prevede l'arrivo di enormi astronavi), sono fatti di semplice luce blu. Prediligono gli attacchi nei luoghi chiusi, da cui gli esseri umani fanno più fatica a scappare. Proprio ora ho visto l'abitacolo di un'auto parcheggiata qui fuori riempirsi velocemente di un vapore azzurrognolo sempre più denso. Dopo aver portato a termine il suo compito, la nuvola si è poi diretta all'interno della Gated Community attraversando indisturbata il grande cancello e percorrendo rapidamente il vialetto principale, guardando nelle case con le porte aperte, osservando con avidità la vita che ancora vi scorreva all'interno, forse ponderando con parametri specifici la scelta della prossima vittima, infine dirigendosi verso il piccolo patio illuminato in fondo alla stradina, dove le persone a cui tengo di più ricordano la parte più bella di una Sacra Famiglia.