20180625

#1922

I suoi animali guida—tipo balene e orsi—erano tutti grandi e intelligenti. Pensava forse di non essere né l'una né l'altra cosa?

#1921

Martin Parr ha la faccia del tipico fotografo di provincia inglese, ma anche quella del tipico allenatore dilettante inglese. Così, benché fosse venuto a mangiare nel mio ristorante, decisi di far finta di non riconoscerlo, di lasciare che spazzolasse il suo piatto, pagasse il conto e se ne andasse.

20180621

#1920

Il primo colpo era andato a meraviglia: le monete antiche recuperate da quel relitto erano tante e tali che alla fine dell'operazione—comprensiva di travestimento, occultamento e insabbiamento—avevo addirittura deciso di inviarne un paio al commissario che avrebbe dovuto seguire il caso (se mai si fosse accorto che c'era un caso da seguire).
Ma questa generosità non fu di nessun effetto sul karma del colpo successivo: quel che poteva andare storto così fece, senza che ne capissimo nemmeno bene il perché e il percome.
Cos'è che non aveva funzionato? Come previsto la statua era lì, era piena d'oro, la porta sul retro era aperta, ma tutto il resto era fuori posto o fuori tempo. Scappare a piedi sui tetti inseguito dalla polizia era una cosa che non solo non doveva accadere, ma che non mi accadeva da anni.
Quando arrivai davanti all'ultimo salto capii che ero fuori allenamento. Fu davvero una fortuna insperata (il buon karma, finalmente?) che l'agente che mi stava dietro fosse vecchio, sovrappeso e disilluso almeno quanto me.
Di una promozione appena prima della pensione se ne faceva poco o nulla, disse, era i soldi che voleva, e tanti. Non sapevo cosa ne fosse stato degli altri e glielo dissi, ma quel che potevo promettergli era che se tutto fosse finito come doveva, lui sarebbe stato ricompensato di conseguenza.
Mi fissò con la rassegnazione negli occhi. Ma il salto tra i due palazzi, quello dovevo farlo ugualmente.

20180613

#1919

Continuava a dire che se ne sarebbe andato, lo faceva col tono di una minaccia, ma forse pensava anche che l'unico a essere in pericolo era proprio lui. Allora lo diceva a voce ancora più alta, con fervore, quasi volesse convincere più se stesso che chiunque altro, come se ad urlarlo potesse fingere che l'avesse detto qualcun altro, più maturo, più sicuro, qualcuno di cui si fidava, qualcuno col potere di vedere nel futuro e di tornare con buone notizie per lui.

#1918

Cominciò a girare una voce, nel condominio, sull'inquilino del quarto piano: che fosse lui l'esecutore della musica che ascoltava compulsivamente a ogni ora del giorno e spesso anche della notte. Forse addirittura l'autore. (Erano composizioni per chitarra classica che nessuno aveva mai sentito prima—non che fossimo tutti esperti, ma almeno Shazam ne sapeva quanto noi, ovvero nulla).
In questo scenario fantastico, anche la cicatrice sulla fronte prendeva un significato inaspettato e affascinante: era ovviamente il segno lasciato dalla pesante custodia del suo strumento quella volta che gli era caduta in testa dal ripiano dove la teneva per ripararla dalle involontarie attenzioni della donna delle pulizie. Era per questo che aveva perso la capacità di suonare, il trauma si era portato via ogni talento, ogni memoria di tutto il suo sapere musicale. Ma non il piacere dell'ascolto, divenuto ormai nostalgia tremenda, terribile ossessione.

20180611

#1917 (Wódka Szymborska #15)

Il commesso viaggiatore
di origine indiana
cerca rifugio nel mega store
alla ricerca di una soluzione
al suo problema.
La trova in  un deodorante spray
specifico per i piedi,
che usa di soppiatto
e rimette poi a posto
guardandosi attorno
sperando di non essere notato.
Ora io mio chiedo:
perché personaggi di tal fatta,
impegnati in cotali magagne,
devono venire nottetempo
a trovarmi nei miei sogni?
Da dove arrivano?
Cosa vogliono da me?
Perché devo assistere
alle loro vicende grame?
Perché fargli da testimone,
forse complice onirico?
Che se la vedano da sé,
che popolino il sonno
di qualcun altro
e mi rendano indietro il mio,
che ha già i suoi problemi,
che nessuno vuol risolvere,
di notte o giorno che sia.

20180608

#1916

Doveva essere solo uno scherzo. Proprio così.
Le ragazze erano rimaste nascoste in agguato dietro il canneto mentre i ragazzi si preparavano a tornare al molo. L'attacco scattò improvviso e rumoroso, e mentre sollevando spruzzi e risate le ragazze correvano quasi a pelo d'acqua con la leggerezza dell'età, i ragazzi si rimisero ai remi e tentarono una fuga disperata. L'arrembaggio era però ormai inevitabile, e alla fine il controllo della lunga canoa passò di mano.
Poi non li vedemmo più, e come avvenne la tragedia è piuttosto un mistero, perché quelli che tornarono non furono mai capaci di parlarne con chiarezza. Si sa solo che fu coinvolta un'altra barca, un affare di vele e cime, di corde che si svolsero e riavvolsero attorno all'una e all'altra imbarcazione, di remi che così imbragati strozzarono la ragazza che aveva preso posto in fondo, di corde che si trasformarono in nodi scorsoi tra i quali, sotto gli occhi del figlio—che gli tenne la mano fino alla fine, in cerca di reazioni—, trovò la morte il pescatore indiano che per vent'anni aveva fino ad allora governato l'altro naviglio.

20180604

#1915

Jason Priestley si presenta al provino in ritardo, forse anche ubriaco o fatto, indossando un completo grigio con un assurdo pattern di frasi corsive stampate in rosso.
Dopo aver importunato quanto basta un'assistente della costumista, è la volta di Steven in persona.
"Ho fatto questo sogno," gli dice senza presentarsi né lasciargli il tempo di parlare, e come se non bastasse mettendogli una mano sulla spalla—cosa che Steven sopporta a mala pena, "in cui attraverso l'acqua cristallina di questo arcipelago si capiva che tutte le isole non erano altro che le cime di immense montagne sommerse—come poi è davvero—ma pronte a riemergere a causa degli sconvolgimenti climatici. Capisci?"
Steven continuava a fissarlo perché gli era stato raccomandato, ma si vedeva che aveva la testa altrove e che quell'incontro era diventato per lui un'irreversibile perdita di tempo.
"Un film!" stava intanto continuando a sbraitare Jason. "Un film perfetto, di quelli che si girano da soli..."

20180601

#1914

Quest'allergia mi costava esattamente un euro al giorno, ma la recente svolta per evitare l'assuefazione mi costa anche di più.