20180309

#1877

Altro che basso elettrico! Quel violoncello valeva il doppio di qualsiasi strumento nella stessa categoria: suonandolo con le dita produceva un suono ovattato, cupo ma anche dolce, simile a quello di un contrabbasso jazz anche se piĆ¹ sottile, mentre col plettro diventava metallico e tagliente, come il Fender in un gruppo punk. Facendo poi scorrere i polpastrelli sulle corde verso il ponte si otteneva una vibrazione che non aveva paragoni, come un lamento suadente, il canto tremolante di un essere ancestrale, acquatico, forse addirittura non terrestre, e sicuramente dotato di sentimenti.

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