20161007

#1370 (Le ultime mosche #1)


BRUSH

Per due volte mi capitò di assistere al ripetersi di quella magia in maniera inconsueta. La prima, in una stanzetta arredata come una casa, con una scrivania di vecchio noce, seduti su due desie di legno col sedile in pelle tesa e dura come quella di un tamburo (suonavano, a batterle con le nocche). E la seconda in un salone insonorizzato e caldo, pieno di gente, semisdraiati su quadrati di pelle nera imbottiti, larghi e comodi come letti matrimoniali.

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