20150724

#680/681 (Le nuove mosche #55/56)


IL NASO DI PANDORA

Le mie occhiaie mi precedono di un quarto d'ora ovunque io vada—Paul Auster si guardò allo specchio costernato e anche un po' costipato—devo smetterla cone le mie seghe del cazzo e trovarmi una donna con un bel culo rotondo.


IL VASO DI PANDORO

Lei mi sostenne, mi lusingò e mi dette più denaro di quanto avessi potuto sognare. Poi si spogliò e io—vernice sulla sua pelle nuda—rimasi incantato da quell'immenso e sfolgorante Gennaio, grande come il Polo sud.

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