20150521

#580

Prima che mia madre decida di abbattere la vecchia locanda accanto alla chiesa sconsacrata sull'isola tra i due fiumi sotto al ponte e a ricostruirla sulla riva opposta, dove il sole batte invece quasi tutto il giorno, faccio un ultimo giro di perlustrazione attraverso le ampie camere piene di macerie, lungo i corridoi dalle pareti crepate e le porte crollate, nelle vecchie enormi cucine dove qualcuno ancora abita. Mi indicano un passaggio nel muro tra i condotti di areazione, e superate le colonne vuote degli ascensori arrivo finalmente nell'antico salone decorato, dove sotto l'altissima volta ancora lo Steinway suona stonato mentre una pioggia di polvere lo ricopre lentamente.

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