20150430

#554 (Le mosche #157)


FARRAR, STRAUS & GIROUX

Il ronzio del frigorifero mi ricordava le fusa di un gatto elettrico. Attraverso la finestra del cucinino al primo piano fissavo, dietro al cancello del palazzo difronte, la coppia abbracciarsi convulsamente nell'auto bianca e antica, e restai lì come un maniaco imprecisato, in dubbio tra godere del vetro a specchio che permetteva il nostro incontro univoco e fremere dell'odio che provavo per la loro felicità.

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