20110308

#107

Riconosco la loro lingua immediatamente, è inconfondibile come lo è il suono del ferro battuto. Sono bellissimi, una coppia perfettamente assortita, i lineamenti scolpiti nel legno, orecchini e vestiti che qui già a trent'anni si farebbe fatica a mettere, e loro vanno sicuramente già per i quaranta. Il sorriso dei Finlandesi è diverso da tutti gli altri. È un sorriso di riconoscimento. Non c'è compiacenza, nessuna presunzione, solo la schiettezza di riconoscere che siamo fatti nello stesso modo, che condividiamo gli stessi elementi, che apparteniamo alla stessa famiglia. Il loro sguardo gentile non prevede nulla in cambio, e nulla sottintende. Quando si spostano per farmi scendere dal tram li ringrazio nella loro lingua. Kiitos, dico, e loro allargano lo sguardo e fanno un leggero inchino.

2 comments:

Unknown said...

bello e vero.
piccola correzzione: "kiitos"
m. x

cornelius said...

tnx