20080905

#40

Ho sempre il tuo nome sulla punta della penna.

2 comments:

peppino.leonida said...

Questo rigo esprime perfettamente quella sensazione di incapacita', di blocco, che ho sempre provato tentando di scrivere poesie d'amore. Posso scrivere lettere d'amore (mia moglie le adora) ma le mie poesie d'amore mi sembrano sempre banali (mia moglie ne ha una collezione, ma non dice niente, di quelle). Eppure sarebbe il mio argomento preferito e inesauribile. Ma resta sempre sulla punta della mia penna. Forse sono condannato a scrivere di cose di cui, in fondo, non mi interessa.
Bello
Luca

cornelius said...

bè, in questo caso l'incapacità di scrivere poesie d'amore diventa la poesia d'amore stessa. anch'io mi sento spesso incapace di esprimermi, e in quel caso la mia incapacità d'espressione diventa, come vedi, l'argomento dell'espressione stessa. come già ci siamo detti, forse è impossibile descrivere (come si vorrebbe) ciò che amiamo; magari però non è altrettanto difficile descrivere il modo in cui lo facciamo. in questo senso, a volte una fotografia non scattata esprime più di mille immagini. forse hai solo bisogno di saperti guardare dall'esterno, di vederti come te stesso nell'atto di scrivere una poesia d'amore. allora, magari, potresti riuscire a scrivere contemporaneamente d'amore (cosa che t'interessa) e di una cosa che non t'interessa (tu che scrivi).