20080627

#30

Cercare di capirla era come provare a fissare uno di quei corpuscoli trasparenti sospesi nell'umor vitreo che a volte compaiono nel campo visivo di chi resta sdraiato a guardare inebetito il cielo o il soffitto che sia: il movimento della pupilla che tenta di centrarli ne provoca invece lo spostamento, e più lo sguardo cerca di seguilrli, più quelli si allontanano, fuggendo verso i confini dell'universo liquido contenuto dall'occhio. Di loro si può avere solo un'esperienza sfocata e marginale, mai completa; così di lei, che per natura più che per volontà, non rendeva possibile di se stessa alcuna forma di comprensione.

2 comments:

Gealach said...

bella. questa proprio bella.

cornelius said...

grazie, questa è davvero venuta fuori così, cotta e mangiata.