20190809

#1964

Il rumore era diventato insopportabile: un cicalio metallico intermittente ma interminabile, come di maniglia poco oliata, un animale meccanico che si lamentava dall'interno dei muri del bagno.
Bussai quindi alla cinese della porta accanto, che gestiva una mensa clandestina, e le chiesi se lo sentiva anche lei, se anche per lei era un problema o se era piuttosto qualcosa che non la disturbava, causata magari da qualche entità che lei conosceva, rispettava o temeva, e che abitava le intercapedini tra i nostri appartamenti, qualcuno che aveva evocato con gli odori o le esalazioni della sua cucina, deciso a restare finché ci fosse stata disponibilità nel cuore della sua ospite.

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