Solo quando iniziammo casualmente a scattare col flash ci rendemmo conto che quegli strani ammassi che spuntavano dal suolo erano resti di persone sepolte alla meno peggio. Circondati dagli oggetti che avevano usato fino a un attimo prima di venire falciate, avevano ancora addosso le divise dentro cui erano morte, le carcasse a metà strada tra la tomba e il cielo. Stavamo camminando in un immenso cimitero.
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