20180113

#1839 (Elegia giapponese #6)

Ma se il Buddha è l'apice di un pensiero basato sull'assenza di passione e sul distacco dalle cose terrene, sulla serenità che deriva dall'abbandono di ogni pulsione umana, ed è per questo che la persona Buddha è diventato la divinità Buddha, allora perché l'uomo si ostina a pregarlo? A cosa servono le sue parole, i suoi inchini, le sue offerte? Non comprende che il principio della santità del Buddha sta nell'oblio di ogni rapporto con l'uomo? Che la sua raggiunta serenità né fa l'essere meno logicamente adatto ad essere pregato ed invocato? Che è sordo alle richieste dell'uomo? Che dell'uomo non gli importa più nulla? E che forse tutto sommato all'uomo non dovrebbe importare nulla di lui?

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