20170427

#1670

I problemi relativi all'inserimento didattico nel nuovo istituto scolastico non sono stati nulla a confronto di quelli sentimentali.
Elena mi è piaciuta molto fin dal primo giorno, la sua aria ironica e il fisico svelto, ma è Beatrice che ho subito desiderato, i movimenti da felino, i capelli ondosi e quello sguardo silvestre. Quando mi sono accorto che la mia vicinanza ad Elena la ingelosiva sono diventato più schivo, meno sfrontato, e più di una volta mi sono ritrovato a proteggermi dai suoi occhi nascondendomi dietro la schiena di Elena come un animale ferito, o come un bambino che si vergogna dell'interesse che suscita.
Inutile dire che questo atteggiamento l'ha intrigata ancora di più.
Ma quanto più mi appigliano a Elena in questo gioco delle parti, tanto più era proprio a lei, che un po' partecipava e un po' mi compativa, che mi stavo affezionando. Il contatto prolungato tra la sua testa e le sue gambe, tra le sue mani e i miei capelli, la visione della sporgenza dei suoi seni da un'angolatura privilegiata, i suoi ricci rossicci, i suoi occhi verdi e divertiti, le sue battute, il suo fare amichevole ma mai completamente disinteressato mi facevano sempre più attaccare a lei, che sembrava ricambiare in ogni modo, per lo stupore e lo sdegno di Beatrice.

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