SÌ, ACQUA
E se ne stette così, a guardare la rugiada (o la brina che fosse) scorrere fuori da quella rosa che sembrava essere stata tinta col sangue. Aveva ballato tutta la sera, e la notte ancora. Quel regalo intimo e anonimo le risvegliò sogni inconsci che da troppo tempo usava riporre nei suoi cassetti più irraggiungibili.
20170328
#1665 (Le ultime mosche #152)
Pubblicato da
cornelius
a
15:51
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