20170301

#1612

Nascondersi degli alieni sta diventando sempre più difficile, sembra che la forza per inseguirci non li abbandoni mai.
Oggi sono travestiti da controllori del trasporto pubblico, ma li ho già riconosciuti a distanza. Scendo dal bus cercando di portare con me quanta più gente possibile, e provo a seminarli scendendo in metropolitana. Avverto anche i senzatetto che dormono sulla scala, si aiutano a vicenda perché molti camminano a stento.
Dopo aver costeggiato i binari, arrivo ad alcune costruzioni simili a vecchie aule scolastiche, pieni di tavole e sedie, probabilmente stanze del dopolavoro ormai inutilizzate.
Mi sento gli alieni alle calcagna, bisogna prendere una decisione immediata. Chiudersi dietro l'anta di un armadio sarebbe da stupidi, è nei posti più facilmente raggingibili che non si cerca mai: così mi metto in un angolo e uso una vecchia scrivania per schermarmi, sperando che il trucco sia abbastanza semplice da ingannarli, e che la puzza di muffa e calcinacci inganni il loro olfatto. Solo allora noto la donna che dorme riversa su una delle sedie, e decido che il posto è già troppo affollato.
Il resto delle stanze sembra dapprima vuoto: sono bagni praticamente nuovi, con vasche e tutto. Nell'ultima camera un uomo e una donna stesi su un divano si stanno lentamente svegliando, e ci sono quelle maledette bandiere americane un po' dappertutto: che mi sia infilato in uno dei loro covi?

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