20170201

#1560

Nonostante una certa ripetitività – per altro congenita a quella declinazione di folk bianco, affabulatorio e moraleggiante – era indubbiamente un musicista di spessore; e lo preferisco così, chitarra economica e voce acuta e penetrante come quella di un angelo portalettere (una voce che avrebbe ispirato altri a cantare, anche se non ne avevano le capacità, anche se la loro voce non gliene avrebbe dato facoltà).
Ma come romanziere non riesco a digerirlo: anche ammesso che uno abbia molto da dire (e questo è sicuramente il caso) la logorrea non è un valore in sé, e quando ricorda la sua vita da bambino non è uno scrittore a raccontare, ma il bambino che si risveglia in ogni vecchio che ricorda.

No comments: