SPARAI A MAUPASSANT
Fu magia, non c'è dubbio, quella invisibile, minuscola e silenziosa magia della sera qualunque, polvere da sparo o di stelle, il mormorio dell'acqua, il volo di piume d'oca, la mia paura da coniglio, circense bilico su un cerchio invisibile. Qualcuno continua a chiamarlo amore.
20161215
#1497 (Le ultime mosche #72)
Pubblicato da
cornelius
a
00:36
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