Die Windfilme era il nome che aveva dato a quella serie di pellicole. Si metteva fermo lì da solo, a sprecare interi caricatori inquadrando sezioni di spazio solcate dal vento, erba che sussurrava, alberi che s'inchinavano, oggetti che volavano via, in silenzio, e persone controvento battute dalle raffiche di quello che lui definva "l'agente atmosferico più inutile e più bello".
20161018
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