20161012

#1380 (Le ultime mosche #6)


SOGNO AMERICANDO

Da ciò trassi una metafora di vita.
Era la prima volta che mio padre entrava in camera mia e si guardava intorno. Essendo falegname era attratto soprattutto dalle cose di legno: la pedana per le piante, la scatola per i cd, il contenitore con tutto il set da scrivania, quello per i colori e i pennelli.
Ognuno di quegli oggetti, un tempo, era stato qualcos'altro. E fu osservando lui che osservava che capii la differenza fondamentale che ci divideva: lui costruiva cose, io le recuperavo e le riadattavo. Il mio era il regno del riutilizzo, ridavo vita alle cose senza sapere come farle nascere; il suo quello del bricolage, e poi abbandonava le cose che creava al loro destino già segnato.

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