20160629

#1207

Zophia fu la prima a cedere. Dopotutto stavo per partire e probabilmente non ci saremmo mai più visti. Mi misi in ginocchio sul divano e lei salì in piedi di fronte a me, la pelle bianca e lentigginosa, la vulva completamente rasata e più stretta di quel che avrei immaginato, ma il culo sodo, che stringevo mentre leccavo.
Con Liza fu più complicato. Si aggirava per casa dietro di noi, quasi come se nulla fosse.
"Ci scatti qualche foto?" le chiese Zophia.
"No," rispose lei, ma era già in canottiera.
Era una di quelle tedesche tutte d'un pezzo, come ce n'erano ancora quell'anno. Ma mentre ci davo dentro con la coinquilina me la ritrovai accanto, i piccoli seni scoperti e pressati ai lati dalle bretelle.
Il corpo di Zophia era nettamente più bello, pieno e slanciato, ma era Liza che volevo, i suoi fianchi larghi, il suo sguardo fiero che mi fissava, un po' impaurito, mentre cominciavamo a baciarci.

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