20151217

#888

Dopo averci tenuto per giorni o settimane segregati nei grandi capannoni, maschi e femmine separatamente, in modo che non potessimo mai superare la linea immaginaria che separava il nostro dal loro mondo, avevano ora cominciato a lsciarci un minimo di libertà. Attraversando le altre aree del campo potevamo adesso entrare in contatto con prigionieri di altre razze e provenienze. Tra tutti mi colpirono le suore che si producevano nella miracolosa combustione spontanea degli arti, preferendola allo stillicidio della cattività.

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