20151015

#796

Stretti sull'umida striscia di sassi sotto al dirupo da cui eravamo precipitati, io e il mio compagno di sventure cercavamo di sopravvivere alle onde della marea crescente da un lato, e dall'altro all'orda di foche fameliche all'apparenza interessate a integrare la loro millenaria dieta di pesce azzurro con un po' di saporita, per quanto non così abbondante, carne rossa.
"Ma non le chiamavano cani marini?"
"A me sembrano più simili a grandi felini."
"Io pensavo fossero parenti stretti dei cani."
"Dei lupi, forse."
Qualunque fosse la risposta, ci mettemmo poco a capire che più delle gragnuole di sassi quelle bestie temevano le pietre singole, lanciate con forza e precisione sulle loro zanne digrignate.

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