20150803

#692

Attraverso il paese da nord a sud, tagliando a 250 chilometri orari i banchi di nebbia da cui comincia a filtrare saltuariamente il sole. Ma visto che lo faccio restando seduto in senso opposto a quello di marcia, il mio è prima di tutto un viaggio indietro nel tempo, verso il luogo della mia storia da cui sono partito tanti anni fa e dove, ancora più che in quello dove da tanti anni vivo, mi ricordo di essere un emigrante. Anche se forse questa parola non ha più molto senso, visto che in fondo tutti inevitabilmente ci spostiamo all'interno dell'unico mondo in cui sia possibile farlo.

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