E la vergogna che giustamente ti prese quando infilasti lo sguardo nello scollo lacero della sua veste primitiva e lei, nonostante fosse fatta di resina e plastica, ti fissò dalla teca di vetro coi suoi occhi finti, tra i suoi capelli artificiali, lo sguardo vivo e sconsolato, (deluso, pensasti) e impotente.
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