20150604

#588

Avrebbe sempre voluto essere un viaggiatore elegante, vestito in tre pezzi di tweed, camicia di lino col colletto intercambiabile, papillon e un fazzoletto nel taschino, con scarpe di cuoio e la suola rinforzata, un cappello fedora arrotolabile, una borsa di tela e pelle, un bastone con pomello d'osso levigato, un orologio da taschino, una pipa di radica fiammata, un buon libro di poesia, un quaderno dalla copertina scamosciata, una Parker d'argento, una bussola d'ottone e una mappa della zona visitata, e invece si ritrovava sempre a spostarsi in stile sportivo, a volte tecnico al limite del tecnologico, pratico sì ma anche brutto a vedersi. Una cosa però lo avvicina al se stesso che avrebbe sempre voluto essere: al sorvolamento continua a preferire l'attraversamento.

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