20150511

#568

Sono mesi ormai. Ogni notte, nell'interregno tra veglia e sogno, mi vedo giocare a tennis. Più che vedermi: mi sento. Sono dentro di me, è il mio corpo quello che si muove, è con i miei occhi che vedo il braccio destro salire dal basso verso l'alto, la racchetta inclinata che colpisce la pallina in arrivo con l'angolo d'incidenza perfetto, la sua curva studiata per anni e perfezionata partita dopo partita, il miglior top spin dell'intero circuito professionisti.
Ma una volta colpita la pallina è come se il nastro si riavvolgesse e tutto cominciasse da capo. Ripeto questo gesto all'infinito, sempre lo stesso, per colpire sempre la stessa pallina, notte dopo notte. Se solo contassi ogni volta quante volte, forse potrei addormentarmi più in fretta, lasciar partire la pallina per un'ultimo colpo vincente e cadere, stremato e felice, nella terra rossa del sonno più profondo.

No comments: