20150128

#490

Si sveglia con la bocca asciutta e la faccia bagnata. Ha sognato la sua morte? Quasi. Forse peggio: ha avuto un assaggio della sua vecchiaia. E quel he ha visto non gli è piaciuto per niente: solitudine, malattia, dolore, freddo e smarrimento.
Spera sia la vecchiaia di qualcun altro, ma data la china che sta prendendo nella vita reale potrebbe essere benissimo la sua.
E appena sveglio si rende conto che per farla finita prima che sia finita ci vorrà un coraggio enorme, che lui non ha, ma che per tirare avanti fino a che sia naturalmente finita ci vorrà un coraggio ancora maggiore.
Come si contrasta questa epifania della vita futura? Quali sono le soluzioni a questo male in divenire? Vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, in una spirale di edonismo ed egoismo? O piuttosto circondarsi di persone fidate e fedeli, con cui condividere i momenti buoni cone quelli cattivi? Il futuro sarà piano di giorni belli o di giorni cattivi? E come emanciparsi da questa reincarnazione quotidiana?
Nel tempo che ci vuole tra aprire gli occhi e mettere i piedi a terra decide, come quasi tutti, di non pensarci più.

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