IL QUIETISSIMO
Scende largo
sorpassa il muro
si sposta magro
passo lento nella notte
la pioggia stilla
lo spilla al suolo
non riesce a fare
un movimento buono.
La bufera gli affibbia suoni che non ha commesso,
e il vento fa lo splendido, urla di stupore come
una sirena della pula che sgama gatti e porta
odore di delitto (l'ennesimo) giù nell'angolo
dove un tempo giocavamo, ti ricordi?
io e te a lanciare monetine.
20141130
#461 (Le mosche #110)
Pubblicato da
cornelius
a
04:18
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