20140829

#390

Una piccola casa vecchia e dimessa piena di libri e oggetti di recupero, un grande loft quasi vuoto dotato dei più moderni comfort in cui ascoltare musica classica, in cui ascoltare musica elettronica, dove poter suonare rockabilly, dove poter suonare folk acustico e rinchiudersi in una solitudine quasi ascetica ma anche serena, da cui uscire per partecipare alla confusione inebriante della mondanità, da dividere con una donna semplice e dolce, con una vamp festaiola e disinibita, in cui accogliere un gatto mammone, da cui partire con un cane impavido, con una bici claudicante ma dal disegno classico, una bici all'ultima moda minimale e leggerissima, un motorino utilitario, una moto d'epoca, un'auto imparcheggiabile, i mezzi pubblici, il treno, i piedi. Anonimato e dandismo, fedeltà e libertinaggio, amore e libertà, salutismo ed entropia, pieno e vuoto, accumulazione ed estinzione, ozio e dinamismo, evoluzione e regressione, pensiero e azione. Tra tutti questi ed altri estremi di teneva in bilico la vita di Sandor Kozma.

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