Mio figlio è un topolino, nato e cresciuto nell'acqua che si è accumulata sul pavimento dopo l'ultimo acquazzone. Poi s'è trasformato in un bambino, piccino come una fiaba: gli ho comprato il più piccolo ukulele, e gli stava come un chitarrone. Alla fine è diventato un bimbo vero, uguale a me ma in miniatura, e finalmente tutti gli vogliono bene. Ora passa di braccia in braccia, a rischio di farsi male, ma col sorriso sempre in faccia.
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