Appena metteva piede sul suo skateboard Georg Roselius seminava i molteplici tic, tutti invalidanti, da cui era taglieggiato. Smetteva di ammiccare al vento, di mordere l'aria, di cacciare mosche inesistenti e sgomitare tra un'invisibile folla. Seguito da innumerevoli tatuaggi riacquistava la completa padronanza del suo corpo e la considerazione di chi lo conosceva. Terapia su tavola e rotelle.
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