Appena metteva piede sul suo skateboard Georg Roselius seminava i molteplici tic, tutti invalidanti, da cui era taglieggiato. Smetteva di ammiccare al vento, di mordere l'aria, di cacciare mosche inesistenti e sgomitare tra un'invisibile folla. Seguito da innumerevoli tatuaggi riacquistava la completa padronanza del suo corpo e la considerazione di chi lo conosceva. Terapia su tavola e rotelle.
20130731
20130729
#171
Nonostante in molti nutrissero un ragionevole scetticismo per quelle vaschette di polpa di frutta (probabilmente a causa del loro retrogusto ospedaliero), a lui piacevano molto, soprattutto quelle al gusto mela: erano il perfetto anello di congiunzione tra sua nonna e le droghe sintetiche.
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20130708
#170 (iQ#24)
Sera di giugno.
Gocce di grasso
su carboni ardenti.
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20130705
#169
Le formiche si debbellano, come la proriasi e il muco. Persino il genere umano può essere totalmente eliminato dalla faccia della terra. Ultima resterà la polvere.
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20130702
#168
Gli stringono la mano, lo abbracciano, gli fanno i complimenti e gli auguri. Gli dicono che deve essere felice, visti i tempi, date le circostanze, considerata la situazione, da ogni parte si sente dire che dovrebbe essere felice. Ma lui pensa che nella vita siano pochi i momenti dati in cui si può essere felici per davvero. E sente che questo non è tra quelli.
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20130701
#167
"Signore, ho lasciato la mia casa e ho abbandonato la mia famiglia per seguirti oggi in battaglia. Ora devi dirmelo: cos'hai visto, ieri, nelle acque del mare?"
"Te lo ripeto: non ho visto nulla che ci debba preoccupare."
"Io credo invece che tu abbia visto il mio destino."
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