20120314

#139

Sembravi più bella di quanto non lo fossi in realtà. Ma guardandomi allo specchio mi resi conto che anch'io lo sembravo. Mentre nella calda mattinata portuale tu già scaricavi i primi container col tuo ragazzo, il fatto che io dormissi ancora alle dieci passate rappresentava indubbiamente un ostacolo, e alzava una barriera tra noi; non tanto per l'ovvia questione pratica, quanto perché fino a quando non mi fossi dato una svegliata non sarei stato degno della tua considerazione. Ma mi aveva colto un torpore inspiegabile, di cui ti giuro che non andavo fiero. Così quel pomeriggio ti tenesti molto a distanza, in tutti i sensi, e io cercavo continuamente di riavvicinarmi, in tutti i sensi. Quando provai a toccarti mi guardasti come se ti avessi gravemente offesa. Però poi fosti tu stessa a comparirmi di soppiatto alle spalle e a prendermi la mano, costringendomi a inseguirti mentre scappavi sulle assi di legno riarso sotto le tende del molo. Sfuggimmo alla calura e ci rifugiammo in una delle stanze più fresche. Fu lì, sul divano malmesso, che finalmente ci demmo il primo bacio.

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